Era Natale quando nel lontano 1961 dalla mente e dalle mani dello scienziato Otto Wichterle presero forma le prime lenti a contatto (idea che va comunque attribuita a Leonardo da Vinci); non fu un risultato affatto semplice da ottenere, perché la difficoltà stava nel riuscire a realizzarle senza romperle, garantendo al tempo stesso contorni perfettamente lisci.
Partendo dalle componenti di un giocattolo in voga in quel periodo, lo scienziato Otto riuscì infine a produrre le prime quattro lenti di gel idrofilo lisce, dai bordi regolari, in grado di non irritare gli occhi.
Ne esistono di diversi tipi in commercio che vanno dalle lenti a contatto rigide, ormai oggi verso il disuso, a quelle morbide usa e getta - indicate per un utilizzo quotidiano - alle semirigide anche chiamate lenti a contatto gas permeabili. Un’alternativa agli occhiali, le lenti a contatto sono utilizzate per correggere difetti di refrazione quali: miopia, ipermetropia e astigmatismo. In particolare, nel caso di miopia elevata si riesce ad ottenere un maggior ingrandimento dell’immagine retinica, se confrontata con quella permessa dagli occhiali, portando così a un miglioramento della vista.
Le lenti a contatto non apportano danni agli occhi, però potrebbero presentarsi delle problematiche a seguito del contatto diretto tra lente, cornea e congiuntiva. Ecco dunque un utile vademecum sul loro corretto utilizzo:
Recordati S.p.A. - Partita Iva: 00748210150 - Condizioni di utilizzo - Cookie Policy - Sitemap